lunedì 30 dicembre 2013

L'eta anagrafica non cambia la persona.

Il 26 Dicembre era il mio compleanno, finalmente anche per me sono arrivati i 18.
Finalmente. Finalmente un cazzo.
"Raggiunti i 18 sarà tutto diverso, mi raccomando!" Ma diverso cosa? Dove?
E' tutto uguale, non cambia proprio un bel niente, sono sempre la stessa persona, la stessa ragazzina ingenua, innocente, che odia tutto e tutti, depressa del cazzo, incapace di trovare le persone giuste, con una calamita attaccata alla schiena che attira solo le persone sbagliate, le relazioni sbagliate, le amicizie sbagliate.
Sono la stessa persona della notte del 25 Dicembre, che alla mezzanotte si mette a piangere, non so se per i messaggi di auguri di Giacomo, Laura e Francesco, o per altri motivi.

Il 26 Dicembre però ero felice. Ero molto in ansia, perché la sera avevo organizzato una festa, come si usa fare qua, per celebrare la mia entrata nel mondo degli "adulti", ma ero comunque felice.
Mi son preparata, e sono andata al locale un'ora e mezza prima. Mi sentivo importantissima quel giorno.
Sono arrivati i primi invitati, ed ero sempre più in ansia perché avevo paura non sarebbe venuto nessuno.
Ma la serata è passata alla grande, tutti si sono divertiti, hanno riso, ballato, bevuto, mangiato e scherzato. Ero super contenta, ma il culmine è stato quando Lui mi ha baciata, e io non ci potevo credere; eravamo in mezzo alla pista con gli occhi di tutti addosso, era buio, ma era come se avessimo una luce potentissima puntata per far uscire tutta la felicità che avevamo dentro.
Quella è stata la cosa più bella della serata, quei baci, quegli sguardi, quel suo viso che aveva una piega all'altezza delle labbra, che assomigliava ad un sorriso sincero.
Che di sincero, probabilmente, aveva ben poco.
Era troppa la felicità di quei momenti, perché durasse per altro tempo, per qualche giorno di più, per qualche settimana, mese, anno.
Io so di non poter avere una felicità continua nel tempo, un po' per il mio carattere malinconico, troppo sensibile, e un po', forse, per il mio destino. Credo di esser destinata ad essere sempre infelice, sempre delusa, sempre insoddisfatta, sempre malinconica, sempre così.
Non mi piace per niente, appartenere a questo destino. Ma purtroppo che posso farci? Posso solo continuare ad illudermi che qualcosa prima o poi cambierà, che un giorno mi sveglierò ed avrò al mio fianco una persona pronta ad amarmi per ciò che sono, che benché io abbia mille difetti, troverà mille e una ragione per amarmi e sopportarmi nonostante tutto.
Posso solo continuare ad illudermi che un giorno Lui mi scriverà che è stato solo uno scherzo idiota, e che desidera da morire uscire con me, e conoscermi meglio, e provare davvero.
Lui, o qualcun'altro, o qualcun'altra. Ma qualcuno.
Posso solo continuare ad essere la stessa ragazzina ingenua, innocente, che odia tutto e tutti, depressa del cazzo, incapace di trovare le persone giuste, con una calamita attaccata alla schiena che attira solo le persone sbagliate, le relazioni sbagliate, le amicizie sbagliate.
Posso solo essere la stessa persona della notte del 25 Dicembre, che alla mezzanotte si mette a piangere, per i messaggi di auguri di Giacomo, Laura e Francesco, o per altri motivi che sia.
Auguri a Me.

Turunen.

3 commenti:

  1. Davvero sei destinata ad essere infelice? ma per carità, almeno abbi un po' di coraggio. Smetti di piangerti addosso e credere che qualcosa cambierà così da sola. La verità è che nessuno ti regalerà mai nulla di veramente importante nella vita. Cosa ci puoi fare? O cristo puoi fare un sacco di cose, ecco cosa. Puoi smettere di essere così rassegnata perchè se continui così, credimi, non cambierà veramente nulla.

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    1. Scusa innanzitutto per il ritardo nella risposta, ho visto il commento soltanto ora.

      Ho sempre provato a cambiare le cose, e chi mi conosce bene lo sa, sa quanto ho lottato, quante volte ho provato a cambiare, perché qui non mi piace niente. Ma non ci sono mai riuscita, e le poche volte che sembravo avvicinarmi alla felicità, gli altri mi hanno sommerso con le loro stronzate e le delusioni sono tornate.
      Sono rari i momenti in cui sono davvero felice, e pur provandoci, credo non riuscirò mai ad esserlo pienamente. Quindi perché non rassegnarsi a vivere una vita infelice, piuttosto che sforzarsi e non ottener nulla?

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    2. Perchè vivere da rassegnati non è vivere, perchè vuol dire aspettare, perchè non puoi aspettare per sempre che qualcosa succeda, perchè in realtà non smetterai mai di sperare, perchè per tutti non è facile, perchè vuoi essere felice, perchè devi mandare a fanculo gli altri, perchè se non vogliono che tu non sia felice non meritano neanche i tuoi pensieri.

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