martedì 29 maggio 2012

Il senso del' Odio.

Sai cos'è l' odio?
E' il contrario dell' amore
Sai cos'è l' amore?
No,è sai perché non lo sai?
Perché non è una cosa descrivibile.
Sappiamo di non sapere, ma non tutto può essere spiegato, io le chiamo parole astratte, sono parole che puoi cercare di descrivere con fiumi di termini, ma alla fine non ci riesci.
L' odio è la stessa identica sensazione del' amore, sono la stessa identica cosa, sembra strano ma se ci pensi ci arrivi.
La differenza è che l' amore è raro, l' odio si spreca.
Odiamo tutto, odiamo persone,oggetti e situazioni,ma quante cose amiamo, quante persone amiamo, quante situazioni amiamo?
Meno di quelle che odiamo.
Ma perché? Perché siamo fati per odiarci? No, semplicemente perché ci viene molto più facile chiuderci a riccio e far rimbalzare tutte le cose sul nostro guscio, perché abbiamo paura di quello che succede, riduciamo la nostra vita a un film ripetuto e ripetuto, sequenze prestabiliti in modo da non dare spazio al fato e alle opportunità.
E' un viaggio in un sentiero buio e silenzioso quello che io e te stiamo intraprendendo su queste pagine, un viaggio che in teoria alla fine ci porterà alla conoscenza di noi stessi, che darà una risposta a tutto quello che vogliamo conoscere su di noi, la nostra, caro lettore,è la ricerca della felicità, siamo un alito di vendo spinto dalle correnti che ci scorrono nelle vene, siamo come le pietre in un fiume, siamo pesanti, ma alla fine la corrente più forte di noi riesce a postarci via,a smuoverci.
Perché ci odiamo? Penso che l' odiarci sia una cosa che ci riesce molto bene e forse è per questo che lo facciamo.

L' odio per me non ha senso, ma l' amore si, l' amore ce l' ha perché è una cosa rara e perfetta, l' odio ormai non è più una cosa pura,è sovra utilizzata e comune, secondo me non è neanche un sentimento,è una condizione.
Ti odio perché sei di colore.
 Ti odio perché mi stai antipatico.
Ti odio perché un mio amico ti odia.
Ti odio perché ma hanno detto di odiarti.
Ti odio perché.....bho ti odio,basta.

E' un sentimento corrotto e per me non ha più senso.
Darko.


lunedì 28 maggio 2012

La luce.

Torniamo alle analogie tra uomo e cielo.
La mente umana è esattamente come il cielo,le cose felici sono il sole, e questo ci riscalda il cuore che è come la terra, il posto da dove tutto nasce e tutto cresce, emozioni, dolori e tutte le sensazioni.
Ricapitolando abbiamo la mente che è il cielo e il cuore che è la terra, forse è per questo che ogni essere umano vive nel suo pianeta.
Il problema è che per oscurare la nostra felicità basta anche solo una piccola delusione, un qualcosa che ci rende tristi, proprio come una piccola nuvola riesce a oscurare il sole, il problema è che più che nuvole certe volte sembra di stare in una perenne eclissi, e senza la luce non cresce nulla.
Ovviamente il nostro cielo ha un orizzonte, un orizzonte formato da ciò che vogliamo, dai nostri sogni e desideri, che appunto sembra irraggiungibile, inarrivabile, un traguardo che tutti vogliamo tagliare, ed è per questo che viviamo.
 Un' altro piccolo concetto.
Hai mai pensato che tutto fosse finto? Che ne sai tu, tu sei solo te stesso e come fai a sapere se tutte le persone che ti stanno accanto non sono vere o sono solo una tua proiezione mentale in un mondo anche esso una tua proiezione?
Esempio.
Questo articolo lo sto scrivendo io,è solo un mio pensiero trasformato in lettere e tu, se esisti, lo leggi e te ne appropri e il concetto si inietta nella tua mente e radica le sue aspre radici nella tua testa, se tu esisti e se accetti il concetto ovviamente, il problema è che io non so e non saprò mai se esisti, voglio dire per me sei solo una figura che si muove e interagisce con ciò che ti accade attorno, ma io non ti sento, non riesco a trovare in una persona, a prima vista, un impulso vitale, ma solo a prima vista e qui il concetto si fa più complesso.
Una volta che ti conosco riesco a darti un' identità e allora nasci e diventi una persona.
Questa piccola premessa tenta di spiegare come le persone possano tradirti.

Lo fanno perché per loro non sei una persona, ed è tutto naturale.

Parliamo dei sogni.
Hai sicuramente sentito parlare del fatto che non usiamo tutto il nostro cervello e se sei stato talmente gentile da leggere anche un mio vecchio articolo sul subconscio e sul conscio hai le basi per poter parlare dei sogni.
Non sto parlando dei sogni materiali, le nostre aspirazioni (orizzonte) ma dei sogni veri e propri, quelli che si sviluppano nella notte mentre sembriamo essere staccati e inattivi dentro di noi si accende un scintilla straordinariamente inspiegabile e fantastica, nasce un sogno.
Cos'è un sogno? E' la prova della nostra umanità, solo une essere umano riesce a sognare.
Sogniamo tutte le notti,è che non ce lo ricordiamo, ma come tutte le cose ci si può allenare,e anche nei sogni si può migliorare, si può infatti sviluppare la MEMORIA ONIRICA in modo da ricordarci i nostri sogni, e anche in modo abbastanza semplice, basta infatti scrivere ogni mattina i ricordi dei nostri sogni completi di data e presto la nostra memoria cresce, ve lo garantisco personalmente.
Ci sono due tipi di sogno: il sogno normale e il sogno lucido.
VI è mai capitato di riuscire a prendere il controllo delle vostre azioni durante un sogno?
Vi ricordate i vostri sogni da bambino? Erano bellissimi vero?
Questo perché più cresciamo e più perdiamo la capacità di prendere il controllo di un sogno.
Eh già essere un oniro-nauta non è una cosa semplice, ma neanche impossibile, vi assicuro che riuscire a prendere il controllo dei propri sogni è cosi bello che appena ci riuscirete non farete altro che sognare.
Inoltre la capacità di controllo si rivela utilissima.
Esempio.
Immagina di trovati in un incubo, ad un certo punto decidi di svegliarti e lo fai, oppure decidi di cambiare il tuo sogno e di fare una nuova avventura.
Parlerò in futuro delle tecniche di induzione di un sogno lucido e delle esperienze onironautiche in generale.
Darko


domenica 27 maggio 2012

Droghe virtuali.

Piccola premessa.
Lo so che mi odiate perché è da molto che non scrivo ma ho avuto molto da fare (cazzi miei) e di conseguenza non ho potuto esprimere le mie solite opinioni critiche e ciniche su qualcuno o qualcosa.
Seconda cosa, ringrazio vivamente Turunen di aver cambiato lo sfondo del blog e di aver "sminchiato" tutti i colori ora è molto più gay (scherzo mi piace).

Ora che mi sono tolto questa spina posso passare al' argomento odierno, come da titolo alle droghe virtuali.
No smanettoni non parlo dei vostri giochini online che dovrebbero creare dipendenza, ma di vere e proprio droghe virtuali.
Avete sentito,o miei cari lettori, di iDoser?
Se la risposta è no ora vi spiego tutto, è un concetto semplice le dosi non sono altro che dei file sonori, che prendono il nome delle droghe di cui dovrebbero ripetere gli effetti (Marijuana, LSD, cocaina ecc.).
Queste dosi, che vanno rigorosamente ascoltate con cuffie o auricolari e con gli occhi chiusi, ovviamente hanno un costo, che varia dal' euro fino ai cinque.
Ovviamente i più trasgressivi abitanti della caverna chiamata internet le hanno piratate e sono anche disponibili su Youtube.
Non so se una voglia di conoscenza odisseica* o semplice e pura noia mi abbia spinto a decidere di provare una di queste dosi, e quali se non la più forte di tutte; Hand of God.
Ehh scommetto che già dal nome così cazzuto vi siete pisciati addosso dalla voglia di intrapendere un viaggio nella droga virtuale vero?
No, esatto soprattutto perché la parola DROGA ne fa venire altre cattive in mente tipo: ASSUEFAZIONE o PRIGIONE o semplicemente CERVELLO BRUCIATO.
Non so voi, ma io al mio cervello ci tengo quindi prima di gettarmi in questo vortice mi sono un pò informato e ho scoperto cosa è veramente questa roba, si tratta di musica strana fatta anche con ultrasuoni e in pratica la ripetizione di loop di questi suoni che compongono lo spartito della dose simulano l effetto della droga scelta, quindi non crea assuefazione ne danni, se non un grosso mal di testa.
Una volta essermi assicurato di proteggere il mio adorato cervello ho deciso di provare la dose.
E' possibile riassumere l' esperienza in una frase: UNA ROTTURA DI COGLIONI IMMANE.
La fottuta canzoncina dura circa cinquanta minuti e si rivela noiosa e disturbante tanto quanto inutile.
Devo ammettere che ci sono degli effetti ma durano circa un paio di minuti e non sembra una droga ma come la fine di una corsa sulle montagne russe, ci si sente un po "sballottati" e basta.
Sembra dell' house e non aggiungo altro.
Passiamo a qualcosa di più serio, tutti voi sapete certamente cos'è la Dimetiltriptamina, come non lo sapete?
Ve lo spiego lasciando la parte chimica, in poche parole è la sostanza che il nostro cervello produce e che serve a farci sognare, ha farci sognare letteralmente.
Questa sostanza viene ora,anche sa da poco, venduta come droga sotto forma di cristalli come l' LSD, ben più noto stupefacente, e da quel che ho letto nella rete l' effetto di una dose dura circa trenta minuti e nel "trip" si hanno esperienze assurde, addirittura contatti interstellari, intergalattici  con esseri a me purtroppo, o per fortuna, sconosciuti.
Parlerò in un articolo successivo dei sogni, per ora vi lascio con una delle  raccomandazioni più ovvie che si possano fare, ma espressa in un modo più carino da ricordare: Per provare  che hai i coglioni non serve che perdi i neuroni, quindi non drogarti.
Darko.

odisseica: da odisseo (ulisse) protagonista del' odissea, noto per la sua scaltrezza e per la sua curiosità.

domenica 13 maggio 2012

Quarta foto

Ieri ero a un compleanno è ho fatto questo scatto. Spero vi piaccia (:

Turunen

sabato 12 maggio 2012

Spiegazioni

Non so cosa mi accade. Ma so che in questo periodo non ho voglia di far nulla: non voglio studiare, non voglio vedere i miei amici, non voglio bere, non voglio mangiare, non voglio scrivere, non voglio suonare, non voglio far foto.
Ho perso me stessa, e purtroppo non so dove ritrovarmi, dove andare a cercarmi.

Ho i soliti problemi al ginocchio, quelli che non mi permettono di dare il massimo quando gioco a basket. Quelli che quando faccio le scale bussano e mi dicono: HEI BABY, TI ODIAMO, E PERCIO' ORA SOFFRIRAI, buttandomi secchiate di dolore addosso. Quelli che mi costringono a fare ogni giorno almeno un'ora di fisioterapia che durerà dai 6 ai 9 mesi. Quelli che purtroppo mi creano così tanti problemi che neanche sto a scriverli tutti.
Il fatto è che mi dispero, ogni cazzo di volta che quei dolori si presentano mi dispero, e purtroppo mi innervosisco con chi non centra niente. E qualcuno cerca anche di aiutarmi a superare certi pensieri. Ma è talmente difficile che solo quando tutto sarà finito potrò sorridere appieno come facevo prima.

Sono stanca, stanca di tutto. Delle persone che mi stanno intorno. Della solita routine. Degli impegni. Dei progetti scolastici. Della mia band. Della scuola. Del cibo. Tutto.

Sono stanca di vivere.
Non ce la faccio più, e non si può continuare in questo modo.

CHANGE YOUR LIFE.

Sembrerà una lettera/dichiarazione di una ragazza pronta per il suicidio ma tranquilli: non voglio ancora uccidermi.

Turunen

martedì 8 maggio 2012

Go Hard or Go Home.

Uno straccio del mio cielo, di nuovo.
Tre giorni a settimana vado al Teatro Tenda, grande strutture composta da un campo da pallacanestro abbastanza usurato e per lo più da tela e tanti tubi verdi,che si incrociano a ogni angolo per formare un ragnatela enorme che sorregge il tetto della struttura.
Una delle sensazioni più forti che provo la ricevo proprio li, e nasce quando mi metto le scarpe da gioco.
Può, a prima vista, sembrare stupida come cosa, ma provate a pensare al' energia che provo quando metto le scarpe.
Prima le infilo e poi stringo i lacci,ed è quel momento lì che mi fa sentire invincibile, è il momento in cui avviene il contatto tra il mio corpo e la scarpa, che si fonde al mio piede e ne diventa parte totale, è perfettamente stretta e ha la stessa fisionomia del piede.
Da un potere immenso, un' aderenza al suolo che permette alle mie gambe di eseguire movimenti veloci e precisi, di saltare, di scattare, è una cosa incredibile, mi permettono di arrivare a i miei limiti, mi permettono di provare a superarli.
Pensateci,la forza delle gambe convogliata in quelle calzature che la trasformano in energia pura.
Ma non serve solo velocità,forza e precisione, c'è una cosa, un' altro ingrediente,fondamentale per far si che tutto funzioni bene: la determinazione.
Ho un detto, una frase che molto spesso uso per autocommiserarmi e per superare  prove impegnative:go hard or go home.
La possiamo tradurre come: "Gioca duro o fai a casa".
Me lo ripeto spesso quando sto giocando e quando magari mi serve una marcia in più e lo sento,nella mia mente, questo grido di guerra: "go hard or go home,go hard or go home" e funzione, ve lo giuro funziona.
Non so come definire questo mio comportamento, forse come un derivato del mio mal celato orgoglio che mi spinge a non abbassare la testa difronte a nessuno, o forse un appello della speranza che continua a spingermi a dare sempre di più,sempre di più.
Avete mai provato a correre? Intendo a prendere una pista rettilinea e a dare il massimo, a provare a essere sempre più veloci, io si ed è quello che amo, è arrivare a fine percorso con i polmoni vuoti e non avere più forza nelle gambe e in nient' altro.
Datemi retta, provateci e non ne potrete più fare a meno.
Darko.


giovedì 3 maggio 2012

Paura.

E' giunta l' ora di parlare di Dio e di precisare la mia condizione religiosa, dato che sarebbe stupido scrivere così tanti articoli sul' uomo senza dire prima chi sono.
La verità è che non so neanche io in che condizione sia, è una scelta difficile che contiene argomenti a cui il volo umano forse non può ancora raggiungere e forse è per poca voglia che non cerchiamo di raggiungere quelle altitudini, non riusciamo a spiegare la nostra esistenza se non con una specie di teoria, elaborata da me, che però continua a sembrarmi molto cinica è amara: siamo nati per morire.
E' questo il nostro scopo, abbiamo una vita solo  per perderla, come tutto ci che si trova in questo mondo, bisogna ricordarci che siamo pur sempre animali e forse più che il pensiero e i sentimenti che ci distinguono da essi è la paura.
Non ci avevi mai pensato? Viviamo nella paura,paura per tutto, paura di ammalarci, paura di uscire per paura che piova, paura di tutto, viviamo in un mondo affetto da una parte, da chi lo sfrutta senza problemi, dal' altra dalla gente norma che subisce e che vive affogando in un mare di paura.
Allo, in questo mondo corrotto, cosa ci siamo a fare se non per  realizzare i nostri sogni? Per essere ciò che vogliamo, per raggiungere i cieli più alti?
Per questo ho deciso di non aderire a nessuna religione e credetemi non è dio che mi spaventa, ma il suo fans club, formato da animi corrotti,sepolti in ricchezza.
Ma come in ogni cosa esiste un lato buono e uno cattivo, ci dimentichiamo forse di tutti quei frati e preti missionari,che aiutano le persone veramente bisognose ad avere un vita non dico normale,ma decente? No io no, ed è per questo che capisco quanto potere,quanta forza può dare un ideale come la fede e grazie a questo capisco come la gente che ha deciso di non restare a testa bassa combatta per ricavare qualcosa di buono in questo mondo che sta affondando sempre di più.
Non sono sicuro del' esistenza di dio e non ci tengo tanto in realtà, ma se una persona mi rispetta io la ricambio, sono queste le basi del concetto di civiltà, ed è questo che ci distingue dagli animali, che reputano la violenza e lo scontro l' unico modo per farsi valere, ed è il colmo della società odierna, che più ci evolviamo, più ci comportiamo da animali feroci senza nessuna morale.
Qualcuno forse nelle mie scritture potrebbe notare delle note di disprezzo verso l' umanità intera, ma non è così, io non ho nulla contro l' uomo, e solo che cerco di dare una mia visione più dettagliata possibile sulla vita moderna, d'altronde e seguendo questi parametri che ho scelto il modo in cui farmi chiamare, voglio essere solo un binocolo sul mondo nulla di più.
Darko.

Terza foto

Inutile dire che mi piacciono tantissimo gli animali, come soggetti dei miei click.

Vi lascio con una terza foto, sperando al più presto di costituire una photogallery.

Buonanotte.

Turunen.


Giornate pesanti

Al rientro dalle vacanze ecco che si torna alla solita routine. Solite giornate pesanti. Piene d'impegni. Ieri per esempio ero a Basket. Aaah, il basket. Che bello sport. Peccato nella mia città non ci sia la squadra femminile. E perciò son costretta ad allenarmi con i ragazzi. Per questo ieri sono rientrata a casa con il labbro gonfio e un taglio: conseguenza di una pallonata fortissima in faccia. Ma vabbè, si sopporta anche questo per lo sport che si ama. Purtroppo però, a volte, l'amore per uno sport non basta per poterlo praticare senza problemi. Quando si iniziano ad avere dolori alle ginocchia, ad esempio, e ti spaventi un poco perchè credi che qualcosa non funzioni proprio così bene. Quindi ti fermi un po', ti riposi, e provi a riprendere l'allenamento. Ma niente, non c'è niente da fare. Soliti dolori. Persistenti. Solo dopo mesi scopri di avere il ginocchio non in asse e una tendinite. Dopo questa notizia, l'allenamento non sarà più lo stesso: ti preoccuperai sempre, forse anche con esagerazione, ma la prevenzione non è mai abbastanza. Solo che ci si scoraggia, con una situazione del genere, e si perde anche un po' la ragione per praticare lo sport.....


Oggi giornata pienissima.
Sabato sera devo suonare in piazza con il mio gruppo, perciò oggi abbiam fatto le prove.
Sono state le prove più belle mai fatte, a parer mio. Eravamo molto affiatati tra di noi, e abbiamo trovato un sound che spaccava davvero. Tutti i brani erano tirati al massimo e noi ci stavamo divertendo tantissimo.
La batteria, per me, è uno strumento di sfogo. Quando sono arrabbiata, triste, felice, lei è sempre lì che mi guarda e mi dice: VAI, PESTAMI, SFOGATI SU DI ME, CON ME. E' indescrivibile ciò che si riesce a provare suonando uno strumento. Seriamente.
Inizia il brano, dai il tempo. Segui il ritmo, vai sul charleston, rullata sul rullante. I battiti del tuo cuore sono sincronizzati a ciò che fai sulla batteria.

Sono emozioni indescrivibili e credo che solo chi suona uno strumento possa capire davvero il "feeling" che esiste tra uomo e musica.

Turunen.

*Tratto da esperienze personali

mercoledì 2 maggio 2012

Ambientiamoci e rispettiamo l' ambiente

Quando mi affaccio dalla finestra vedo il giardino della mia vicina,molto bello, completo di tante,differenti piante(da quelle grasse a i fiori).
Un giardino stupendo che illumina la casa con il suo splendido verde.
Amo le piante,amo il verde, ma oggi sta sparendo rimpiazzato dal cemento che cola e ricopre ogni centimetro per dar forma a città,case e fabbriche che a loro volta contribuiscono alla devastazione, versando nei mari e nei cieli scarti tossici, che uccidono la fauna e la flora, e poi ci sono anche incidenti che distruggono la natura, tutti noi abbiamo in mente l' immagine di un gabbiano che muore soffocato dal petrolio riversato nel mare da una petroliera che sbatte contro uno scoglio e si squarcia.
Inoltre serve legna e per questo vengono abbattute foreste che ormai stanno diventando sempre più scarse, gli alberi cadono uno dopo l' altro come soldati al fronte e noi non riusciamo a impedirlo, si può pensare che anche si ci ponessimo il problema saremmo schiacciati dalle multinazionali che governano questo schifo.
Bisogna quardarsi attorno e capire cosa sta succedendo.
Darko.

Cura

Scrivere resta l'unica cura, l'unico modo per scacciare i brutti pensieri, nei miei racconti riesco a perdermi talmente tanto da eludere la realtà e sfuggire al tempo, mi sono ormai costruito un mondo fatto di carta e lettere dove ci sarà sempre il mio rifugio lontano da tutto, confinato da una mancanza di confini, dove tutto è possibile anche porre fine al' infinito.
Darko.

Incubo

Eccolo che ritorna il mostro, eccolo, parli tranquillamente e ad un certo punto senti la bestia dentro di te, che sta respirando e che vuole uscire, e per farlo deve aprire un varco con i suoi artigli sporchi, e lo fà, lo sento sfondarmi la cassa toracica, vuole uscire, ha fame e io resto li, immobile e vedo la bestia che esce dal mio torace e prende forma, è uguale a me, il mio gemello e si siede accanto a me, io resto paralizzato, annaspante e pallido mentre lui mi guarda serio, ecco fatto, è successo ancora. il mio cuore è esploso e ha riempito tutto il mio corpo facendo schizzare via il cervello, ormai impotente, dominato dalla bestia che si racchiudeva in me e via, rabbia rabbia rabbia RABBIA e inizio a tirare pugni al muro, i suoni delle nocche che si infrangono sul cemento crea l' inno della mia vita, la canzone della rabbia.
Dolore dolore dolore dolore DOLORE, smetto di tirare i pugni, ormai le nocche stanno sanguinando e io non ce la faccio più.
Cado sfinito sul letto e chiudo gli occhi stranamente calmo dopo lo sfogo e parte l incubo.
Sono io seduto sul cornicione di un grattacelo, abbandonato,vuoto come la mia testa, con una pistola che mi punto alla tempia e affianco a me il mio alter-ego(Lui), che consiste nella mia copia vestita elegante,pronta ad andare al nostro funerale, io in lacrime, lui muto e solo un vento crea un rumore dolce e fresco che si contrappone alla situazione.Chiedo a Lui cosa devo fare e lui mi risponde: "Perché piangi? Sei tu che hai la pistola, sei tu che hai il potere ora" lo guardo confuso, il cupo scenario svanisce come nebbia e mi ritrovo sempre con la pistola, ho Lui affianco che mi tiene una mano sulla spalla e davanti ho un altro me, ma diverso pieno di cicatrici e di tagli, con una maglia stracciata e un sorriso malefico sul volto, mi guarda e mi dice: "Eccoti " e io abbasso la testa, ho paura,tanta, mi parla:"Sei debole,per questo sei qui ora,vedi? Piangi e tieni la testa bassa" io deglutisco "Non sei nessuno, nessuno ti ama e sei tu la colpa di tutto, di tutto il male, sei tu il coglione che piange,che non è un uomo e non ce la fa a dominare i suoi sentimenti, ma si fa dominare da loro, patetico" io muto,Lui mi stringe più forte la spalla e si affianca a me, mi solleva la testa e mi guarda negli occhi, fa cenno di no con la testa, mentre la bestia continua a insultarmi, Lui mi legge negli occhi e mi dice una sola parola: "Fallo" io prendo coraggio e stacco la canna fredda dell' arma dalla mia tempia e la infilo in bocca alla bestia che spalanca gli occhi.
Io ho il respiro affannato, la bocca secca e il sangue che finalmente diventa freddo e riesce a muovere la mia lingua:" Ora sono io che faccio le regole" contrazione fredda del dito della mia mano,Boom.
Mi risveglio in un campo fiorito,splendido e Lui mi parla: "Non abbatterti mai, hai deciso di volare, sappi che il cielo non è sempre limpido, ma tu sei più forte, ogni volta che sarai depresso,ogni volta che sarai scoraggiato, ogni volta che ti sentirai inutile guardati allo specchio e fissa i tuoi stessi occhi, pensa a cosa sei a tutto quello di buono che sei e pensa che il cielo a volte e triste e non sei tu che lo comandi, ma pensa a cio che sei,pensa a cos'hai dentro ed elimina le bestie che ti tormentano, sii solo te stesso, pensa che hai tutta la vita davanti e pensa che ogni tanto pensi troppo e devi staccare un po il cervello e pensa a cosa succede intorno a te, cosi potrai smettere di puntarti la pistola alla tempia e combattere ciò che ti tormenta, sei perfetto e non serve altro da dire".
Mi risveglio dal mio incubo con un immagine che mi resterà impressa per sempre: mio fratello che mi rimbocca le coperte e mi sorride.
Darko.

martedì 1 maggio 2012

Messaggi subliminali

Dunque dunque, oggi  ho deciso di scrivere qualcosa sui messaggi subliminali, non quelli che si riferiscono a sesso, suicidio e droga (che sinceramente non penso esistano in cosi grandi quantità e siano talmente pericolosi)
ma di tutti quei messaggi (segnali) che il nostro corpo invia se particolarmente stimolato, quindi ho deciso un po di fare un elenco delle cose che accadono senza che noi ce ne rendiamo conto,ma prima vediamo meglio cosa è un messaggio subliminale.
Come già detto i messaggi subliminali riguardano sopratutto sesso, suicidio, droga e satanismo, i messaggi subliminali hanno un' efficacia e sono usati anche come terapia.
Come funziona un messaggio subliminale?
Un messaggio subliminale agisce oltre i confini del conscio, nel subconscio e sono inseriti dappertutto(cartoni animati, pubblicità e film)  spesso sono delle immagini che appaiono in pochi secondi, infatti non dobbiamo renderci conto del messaggio altrimenti la sua efficacia svanisce.
Il cervello riesce a intrappolare questi messaggi e li immagazzina,esempio:
Mettiamo di aver assorbito un messaggio sul fumo, da quel punto (in teoria) quando vedrò una persona fumare il mio cervello stimolato dal messaggio mi "avvicinerà" a diventare un fumatore, perché il messaggio gli ha dato queste istruzioni.
Sinceramente non capisco bene l' utilità dei messaggi che riguardano suicidio, satanismo e morte (se quelli sulle sigarette e sui prodotti commerciali possono avere un senso questi non ne hanno proprio)-
Ma ora passiamo a quelli corporali, che in pratica consisto in dei movimenti che il nostro corpo compie senza che ce ne accorgiamo, automaticamente, in determinate situazione.
Esistono molti tipi di segnali: quelli che riguardano il corpo, e quelli del viso.
Molti di quelli del corpo si attivano quando,ad esempio, ci troviamo in presenza di una ragazza/o che ci piace. Ecco ad esempio come un uomo fa capire il suo pensiero su una donna.
SE LUI TI LANCIA UNO SGUARDO...E' IL PRIMO SEGNALE RIVELATORE...SE LE SOPRACCIGLIA SI ALZANO ED ABBASSANO STA COMINCIANDO A SEDURTI.
SE QUANDO TI GUARDA SCHIUDE LEGGERMENTE LE LABBRA E LE SUE NARICI SI ALLARGANO VUOL DIRE CHE QUELLO CHE STA GUARANDO GLI PIACE ED E' DISPONIBILE AD UN APPROFONDIMENTO DELLA CONOSCENZA.
SE MENTRE PARLI TIENE LE SOPRACCIGLIA SOLLEVATE CON ESPRESSIONE INTERROGATIVA O LEGGERMENTE SORPRESA TI TROVA AFFASCINANTE.
SE TI PARLA CON LE MANI AI FIANCHI VUOL DIRE CHE HA FIDUCIA NEL PROPRIO CORPO.
Questi sono solo alcuni dei messaggi che il nostro corpo invia subconscio, lascio a voi la scoperta degli altri,affascinanti segnali che costituiscono il linguaggio del corpo.
Darko.

Seconda foto



Questa è la mia cagnetta ^^

Turunen.

Primo Maggio

Oggi è il 1° Maggio, giorno nel quale si festeggiano i lavoratori.
Ma a cosa serve festeggiare questa festa se ormai tanti di quei lavoratori hanno perso il posto di lavoro? Che senso ha?

Turunen.

Concetto di maturità.

Probabilmente pensate che è strano che un ragazzino di quattordici anni riesca a scrivere certe cose,a comunicare certe idee, pensate che non sia maturo,ma cosa vuol dire essere maturi?
Essere maturi vuol dire avere testa, non corpo e forza, ne barba e baffi.
Darko.

L' Una

E l' una di notte e la mia insonnia mi dà tutto il tempo che voglio, ma da una sensazione divina, quella di non sentire la stanchezza. Decido di affacciarmi alla finestra che mi mostra un cielo perfetto: astri splendenti e una luna un po coperta dalle nuvole,come se estranea agli guardi degli uomini, provasse timidezza e volesse nascondersi ai miei occhi.
Preso da quella visione superba, inizio a pensare e riesco a spiccare il volo.
Ho pensato a come le persone paragonano le cose belle a una stella, ma io non vorrei mai essere una stella.
Riflettendo sono arrivato alla conclusione di come la natura di una stella possa rappresentare dei comportamenti umani negativi, io non vorrei mai essere una stella, perché una stella e sempre sola ed è accecata dal suo proprio bagliore, ecco è cosi che una stella si trasforma da corpo immenso e splendido a metafora di solitudine.
La stella mi rivela che non sempre,quando tutti ti considerano fortunato,lo sei.
Anche se può sembrare stupido attribuire a una stella,inanimata, un carattere bisogna ricordare che s' impara attraverso metafore e esperienze, e che spesso le risposte a molti problemi si trovano in natura o semplicemente dentro di noi, per questo non è la stella che insegna, siamo noi che ci auto-istruiamo.
Darko.

Ce n'è ancora.

Allora dopo aver ammirato l' immagine stupenda di Turunen,posso passare a raccontare ancora su di me, come si capisce dal titolo.
Dovete sapere,cari lettori, che spesso soffro di insonnia, questo comporta che ogni notte io mi ritrovo con un buco di tempo immenso,dilatato dal silenzio della notte e dalla luce lunare, che pare infinito e da quel che ho capito posso far scorrere velocemente solo continuando a premere ritmicamente i tasti del mio portatile, in modo da comporre pagine di pensieri, esperienze di volo.
Oggi vi spiegherò perché ho scelto di chiamarmi Darko.
Non so in quanti di voi abbiano visto l' ormai cult,celebre film intitolato Donnie Darko.
Chi è Donnie? Donnie è un ragazzo con problemi psichici che soffre spesso sonnambulismo, Donnie non è poi così ridotto male diciamo, quando una notte accadono cose strane...
Donnie,colpito dal fenomeno del sonnambulismo esce fuori dalla sua camera e,ignaro, si avventura in giardino, in quel' istante una turbina di un aereo di linea si stacca dal' ala per precipitare dritta sulla camera di Donnie, e lui grazie al suo attacco di sonnambulismo si salva.
Nel momento in cui la turbina trapassa la camera di Donnie, lui viene svegliato da una voce e aprendo gli occhi si ritrova davanti uno strano individuo: Frank.
Frank appare come un uomo adulto in un costume da coniglio caratterizzato da una particolare e cupa maschera a forma di viso di coniglio, Frank è una allucinazione e si manifesterà molte volte a Donnie, comunque Frank rivela a Donnie la data della fine del mondo in giorni,ore,minuti.
Ma a dire il vero non ho scelto il nome Darko per la storia del film, ma più per il personaggio stesso di Donnie,spiego meglio.
Donnie è un ragazzo molto solitari e comunica esattamente tutto quello che pensa, in modo schietto e sincero, non è un perbenista,non è un cattivo lui è solo Donnie Darko e niente più, non è un modello di perfezione che rispecchia il comportamento di un dio quasi, di un essere perfetto-
E per questo che ho scelto lui, perché riesce a comunicare ciò che intende senza usare giri di parole o altro.
Lui riesce ad essere l' espressione umana completa del suo pensiero ed è quello che voglio essere io, senza mezzi termini.
Darko

Prima foto

Buonanotte a tutti quelli che leggono (ForeverAlone).

Vi lascio con questa mia foto, sperando venga apprezzata.

Dolce notte a tutti.

Turunen.