sabato 30 giugno 2012

Delusioni.

Io credo che sia molto difficile trovare qualcuno che ti sopporti per come sei, che ti accetti senza chiederti di cambiare.
E quando troviamo qualcuno che sembra interessarsi a noi ci facciamo tanti di quei film mentali, tanti di quei giri, che siamo peggio di Tim Burton (nome a caso).
Pensiamo che tutto andrà per il verso giusto, che non ci deluderà mai, che sarà nostro amico per sempre e ci starà sempre, in ogni circostanza, accanto.
Ma ovviamente, non esiste una persona che non ci deluda almeno una volta.
Le delusioni sono causate dalle nostre eccessive aspettative. Se noi non ci aspettassimo chissà cosa dalle persone, sicuramente non riceveremmo delusioni così grandi.
Basterebbe non dare troppa fiducia e non aspettarsi storie infinite, amicizie che durano per sempre e cazzate varie.


Turunen.

Ritorno con una storia reale. ||Pagina di Diario||Confessioni||

30/06/12           02:30

Non riesco a dormire. Sono settimane che non scrivo più e mi spiace. (Ho finito la dieta dopo il 2° giorno, stavo male.)
Oggi ho ripreso a scrivere. Il motivo?! Mi sento sola. Sono triste e dimenticata da tutti. Sono gelosa. Bisognosa d'affetto ma anche bisognosa dei miei spazi.
Sono gelosa di A****. Senza un motivo. No okey, forse c'è il motivo, ma non può essere solo il fatto che lei è la ex di F********.
Lei è bella, ha dei bei capelli, ogni cosa che indossa le sta benissimo, ha stile, è magra e ha degli amici.
Tutte cose che io NON HO. Ed è forse per questo che la invidio...
Odio il fatto di essere gelosa di lei perchè in fondo sono io ad aver vinto. Ho io F********. Ma lei ha tutte quelle qualità che io forse non avrò mai.
Gli amici, per esempio.
Lei ha tanti amici che le vogliono bene, la stimano e la sorreggono. Io, invece, non ne ho. Ho solo stupide persone che mi usano e mi abbandonano senza motivo.
Quelli veri si possono contare sulle dita di una mano. E sono pure di meno.
L'unico che sta sempre al mio fianco, nonostante tutto, è F********. Bè okey, è il mio ragazzo, ma non centra.
Lui è innanzitutto il mio migliore amico. E lui mi è sempre stato vicino. SEMPRE. Da tre anni e tre mesi mi sta vicino. E lo apprezzo tantissimo.

Purtroppo sto imparando sulla mia pelle che nel dare troppa fiducia a chi non la merita ci si fa male.
Ho sempre ritenuto che i ragazzi del gruppo, apparte qualche eccezione, fossero persone apposto. Molto socievoli. Cordiali. Per questo volevo essere loro amica e per un periodo pensavo d'esserci riuscita.
Peccato però che tutto ha una fine, anche le cose più belle.

Una bella pugnalata nel petto è quello che mi hanno saputo dare dopo tutto ciò che avevo sopportato e dato loro.
Solo menzogne ciò che mi raccontavano.
E ora passano ore a sparlare sul mio conto e io rimango sempre più sola.
Sempre più insoddisfatta della mia vita.

Ho una sola ragione per vivere ancora: portare avanti i miei sogni.





Turunen.

lunedì 25 giugno 2012

Sesta foto

Bene, è tempo di svelare ai POCHISSIMI lettori che seguono questo blog le facce di Turunen e Darko.


Non vi scandalizzate, sappiamo di essere brutti.



With Love.


Turunen

martedì 19 giugno 2012

Quinta Foto

Non sapendo che scrivere, per non lasciarvi (a chi?) a bocca asciutta vi posto la quinta foto.

E' una tecnica che ho imparato da poco. E mi piace tantissimo! Spero piaccia anche a voi.

Light Paintings.



Buonanotte a tutti!
Turunen.

domenica 17 giugno 2012

Estate e Diete.

Primo topic: Estate. Io un po' la odio. Perchè? Bè, forse perchè c'è così caldo e più di un certo tanto non ci si può scoprire e quindi si continua a morire di caldo o a soffocare per l'eccessiva afa. Forse perchè fino a qualche anno fa i miei genitori mi costringevano, e dico COSTRINGEVANO, ad andare al mare con loro, ogni santissimo giorno d'estate, dalla mattina fino alla sera, senza tornare a casa, mangiando in spiaggia. Forse perchè vivo in una città dove c'è l'imbarazzo della scelta per quanto riguarda le spiagge. Ce ne sono tantissime, e tutte molto vicine dal centro (5 minuti di macchina, nemmeno).
Forse è per tutto questo che ODIO l'estate.
Ovviamente c'è anche il fattore ILMIOCORPOMIFACAGAREQUINDINONMIVOGLIOSCOPRIRE che contribuisce al non avere voglia di andare al mare




Secondo topic: Diete.  Maledette, maledettissime DIETE. 
Una decina di giorni fa, mia madre rientrò a casa con una rivista della quale non faccio il nome, e mi chiese se volevo fare una dieta con lei per perdere 3 chili in una settimana. MA MA MA! OVVIO CHE SI!!!
Mi ha descritto tutti i pro, ad esempio l'efficacia che ha avuto in tante persone e la presenza, all'interno della dieta, di pizza, gelato, tramezzini ecc. Quindi accettai. 
MAI L'AVESSI FATTO.
Crampi allo stomaco, fame che non avevo mai sentito prima, eccessiva voglia di bere, capogiri continui, perdita delle forze e "effetti collaterali".
Morale della favola: ho retto DUE FOTTUTISSIMI giorni e poi, il terzo giorno, ho smesso.
Cosa ho capito da questa esperienza? Ho capito che devo imparare ad amare il mio corpo e come sono. Perchè non posso cambiarlo. Mi han dato questo, e questo mi devo tenere. "A caval donato non si guarda in bocca."
Devo iniziare a piacermi.


Tanto per....
Questa era la mia colazione di Lunedì (primo giorno di dieta).


Davvero davvero triste.


Turunen.

Sono tornata!

Bene, dopo una luuunga assenza da questo blog (causa connessione a Internet bloccata) ritorno a scrivere con meno idee di prima LOL.

Quiiiindi. Uhm.
Io in teoria non so neanche se posso ancora scrivere. Ho litigato con Darko. Non lo voglio più vedere nè sentire. Odio le persone che fanno battutacce, ed è per questo che non ci parliamo più.
Comunque scrivo lo stesso. Male che vada cancellerà il post. Anche se tanto di lettori non ce ne sono, quindi è anche "inutile" scrivere qua.

Faccio un nuovo post con diverse tematiche. Bye.

Turunen.

giovedì 14 giugno 2012

Un lungo viaggio.

Un' alter ego è l' espressione di ciò che si è dentro, una finestra su un altro mondo, un' altro paio di occhi con cui guardare il mondo che ci circonda.
Non capisco più se sono io e la mia espressione è Darko, o se io sono Darko e la mia espressione è un banale ragazzino di quindici anni.
Il problema è che questa pelle non mi si stacca più, ha preso il sopravento è ora sono suo.
Sto diventando cattivo, delusioni mi portano a comportarmi in modo sbagliato, è il mondo che mi ha fatto mostro.
Avevo dei principi, poi gli ho visti sbriciolarsi sotto i miei occhi, cose che credevo concrete si sono smaterializzate sotto il mio naso, non è stata colpa mia, più sono stato buono più ho fallito e ne sono uscito deluso e stremato.
Sto ancora male.
La vita da antagonista è diversa, migliore,essere male è buono, è paradossale come affermazione, ma vera purtroppo.
In questo mondo dove cane mangia cane bisogna imparare a essere l' ultimo, ero lo zero, poi ho capito che lo zero viene prima del numero uno e ho deciso, mai più delusioni, mai più colpi, mai più lacrime.
Una strada difficile,quella per diventare forte, e tutta in salita, ma si deve fare, un cammino che va compiuto.
Mi considero sbagliato anche sotto la palese colpa altrui, sono cattivo anche quando non mi muovo.
Una favola si è rovinata a causa di persone che mi odiano, chi mi sputerebbe addosso e ballerebbe con il sorriso sulla mia tomba,ho sentito cose su di me che neanche io conoscevo, ho sentito infamia e menzogne.
Invidia e altri sentimenti infantili hanno creato queste persone, che mi considerano nessuno, hanno appannato con questi sentimenti il loro specchio, per non vedere cosa loro sono.
E chi doveva amarmi, chi mi doveva voler bene ha creduto a loro, senza neanche chiedermi parola.
Non ho mai cercato la fama, la mia testa è già tanto impegnata anche senza gli altri, e ora dopo questi avvenimenti il mio cuore soffre, dentro di me qualcosa è morta, qualcos'altro vuole rialzarsi dalla cenere, come una fenice, ma è doloroso è difficile, ho le nocche doloranti e anche il cemento si sta piegando.
Sono stanco di tutto questo, non ho mai fatto male a nessuno, non mi meritavo tutto questo, un coltello che mi hanno piantato quando ero di spalle.
Sono stufo del dolore, e queste lettere si compongono solo per me, ed è cosi che voglio.
Darko.

mercoledì 13 giugno 2012

Fuoco e fumo.

Non ti dovresti affezionare alle persone, come questo mondo ci insegna, dovresti ripararti la schiena dalle pugnalate che ti possono arrivare,in ogni momento, da ogni dove.
Cazzate.
Certe persone sono solo persone,altre le guardi e dentro di te sai chi sono, basta uno sguardo,uno scambio fugace di pupille,e le conosci.
L'amicizia e l' amore hanno lo stesso meccanismo, cambiano solo i sentimenti, ma il modo è lo stesso,infattì spesso molti amici sono in verità innamorati.
Ma un amico è per sempre.
Donna o uomo non cambia.
E' per sempre.

E lei è cosi, una persona fantastica, un' amica eccellente.
Uno scherzo sbagliato è non parliamo più.


Aspetto.
Lei mi si presento così circa una anno fa.
E' un poco più bassa di me,capelli biondi,stupendi, un piccolo dreadlock (Pierluigi) che ormai ora è sparito lasciando il posto a una piccola frangetta, molto carina, utile per addormentarsi, a quanto pare.
Un bel fisico,proporzionato, atletico, contribuisce ovviamente a renderla ancora più bella, il suo viso,tenero, senza una ruga, un piccolo neo sulla fronte,uno sul sopracciglio,finissimo e curato, tanto da sembrare una line disegnata, un eyeliner  ad arco che si abbina con gli angoli che formano le labbra quando sorride, un sorriso sincero e solare,  gambe liscneliscine, ginocchia doloranti.
Per completare il viso compare un paio di occhiali alla moda,neri.
Lei è bella, ma si considera brutta.

Carattere.
Lei è fantastica, ha una mente aperta, sincera, da grandi potenzialità.
Lei è solare,simpatica e ridiamo molto assieme, lei però ha anche sofferto, è sentimentale,molto, e questo la fa una buona persona, nei suoi occhi ho visto anche rabbia, la voglia di fare a pezzi il mondo, è forte.
Vorrebbe diventare una psichiatra,capire i problemi degli altri e risolverli, si trova bene con gli altri.
Se il suo battito cardiaco potesse prendere forma sarebbe sicuramente il battito di due bacchette sui tamburi di una batteria, uno strumento che ama e che spesso la fa arrabbiare.
Spesso si considera debole, come si considera brutta, forse è lì che sbaglia.

Ormai è passato tempo a quando da quel balcone la salutavo, e ne è passato anche da quando ormai ci siamo scambiati l' ultima parola.Non mi ha dato la possibilità di parlarle, quindi ho scritto tutto ciò
che le avrei detto di persona.Le ho detto pure di leggerlo per favore, deve farlo, ho bisogno di lei.
Credo in lei credo a una seconda chance, anche perché non potrebbe tirarsi in dietro.
Un' ottima scrittrice, è una migliore amica.

Darko.

domenica 10 giugno 2012

Korobeiniki

Era ormai notte tarda,nessun suono volteggiava nel' aria oltre il mio respiro, la stella rosso splendeva al centro del firmamento, era bellissima, la sua luce calda illuminava il cupo cielo, la luna era troppo stanca per splendere,e se anche ci fosse stata sarebbe stata coperta dalla luce rossa di Korobeiniki, l' unica stella rossa che io abbia mai visto nella mia vita,non capivo ancora se era vera o solo un' altra mia allucinazione, era bellissima, questo è certo.
E io rimasi lì, su quel gelido balcone, ammaliato dalla stella, finché ad un tratto un boato riempì l' aria, mi lascio senza fiato,e come una goccia di pioggia,Korobeiniki cadde.
La vidi scendere lentamente, quasi come se l' aria volesse ammorbidire la sua caduta per non farle male.
E tocco terra. e dal punto d' impatto si svilupparono i lampi, rossi come la sua aura.
Mi diressi verso il luogo dello schianto,con il cuore in gola.
Corsi.
Corsi come non avevo mai corso prima.
Dopo un tempo che sembrò infinito.
Quando finalmente arrivai mi ritrovai in uno scenario incredibile, mozzafiato.
Nel luogo della caduta si era formata una piccola isola, giusto una tavola di terra circondata da un po d'acqua a difenderla.
E al centro della terra vi era lei.
Korobeiniki.
La stella caduta era diventata donna.
L'aria aveva smussato il suo viso regalandole dei lineamenti perfetti, la pelle pallida,i capelli rossi come sangue,brillavano, anche negli zigomi erano colorati da un leggero rossore, che si abbinava con le sue labbra carnose.Aveva la mia età, e se ne stava tra le braccia di Morfeo*, sdraiata sul' erba.
Era perfetta.
Korobeiniki.
Saltai senza fiato lo stretto d' acqua che mi separava dalla stella umana, appena arrivato a fianco a lei mi inginocchia e le alzai il busto,per sentire se il suo cuore batteva.
Le imposi di svegliarsi,disperato.
Apri gli occhi, verdi smeraldo e avvicino il suo viso al mio,le sue mani affusolate mi accarezzarono le guance, e mentre i suoi occhi si accendevano i miei si spegnevano.
La situazione si era rivoltata, ora era lei che mi sosteneva il busto inginocchiata,e io non feci in tempo a parlarle che svenni.
Mi svegliai, non avevo sentito il tempo scorrere, per me fu un attimo.
Alzai lo sguardo al cielo e la stella rossa splendeva.
Mi scese una lacrima, per un attimo avevo toccato il cielo.
Korobeiniki non aveva un cuore, ora si, il mio.
Darko.

Quando ero vivo.

Ieri ho fatto un sogno molto particolare.
Appena chiusi gli occhi mi sono ritrovato in chiesa.
Una cerimonia funeraria, vedevo tutti i miei parenti e i miei amici, io ero invisibile agli occhi dei vivi, mi avvicinai alla bara, scoperchiata, e vidi me stesso.
Il mio corpo giaceva,sereno, sulla bara, il mio viso candido e pallido era particolare, le palpebre rilassate, gli angoli della bocca incarnati in un sorriso naturalissimo, quasi incredibile.
Le mie braccia strette al petto, come se volessi proteggere il mio cuore, ormai inutile.
Mia madre piangeva, come da programma, e gli altri ospiti stavano con il mento basso, chiusi in un elegante vestito nero.
Alcuni miei amici se ne stavano in disparte, seccati e strani.
Io non avevo paura, anzi mi sentivo a mio agio, forse perché ormai ero già morto e non poteva accadermi nulla di peggio.
Vidi la vita dopo di me, cosa accadrebbe se io morissi, vidi ragazzi che mi paragonavano a un santo, ma che quando ero vivo mi odiavano, vidi chi mi lodava, ma che quando ero vivo mi sfotteva, vidi chi neanche mi conosceva descrivermi dettagliatamente, forse anche  meglio di come io potrei.
Adesso sanno tutti il mio nome, tutti mi vogliono in vita, ma io tutto questo amore non l' ho mai sentito, quando soffrivo, quando ero vivo.
Mi sentii come se fossi Marco Simoncelli, il motociclista che morì in un incidente in pista, era un buon pilota, non il migliore, e dopo la sua morte, tutti lo conoscevano, tutti lo stimavano, tutti con la sua foto, tutti dispiaciuti, anche chi non seguiva le competizioni del Moto GP.
Uguale io, e dopo un po mi dimenticarono.
Come sabbia portata via dal vento.
Ipocrisia, tanta, tantissima.
Vidi poche perso, quelle a me più care e intime, piangere lacrime sincere.
Vidi le testate sui giornali parlare di me.
Poi il sogno si trasformò, mutò completamente, come un bruco diventa farfalla, il mio tranquillo sogno diventò incubo.
Mi svegliai affannante al completo buio, intrappolato, sentii solo un rumore, ritmico, pesante, come se qualcuno stesse bussando a una porta ormai chiusa per sempre.

TUMP TUMP TUMP TUMP

Era la terra che cadeva sul coperchio della bara.

TUMP TUMP TUMP TUMP

Pian piano il rumore mi apriva la testa, e si infilava sempre di più nel mio cervello, come se volesse colmarlo.
Affannavo e sudavo come un animale, conscio della fine imminente, impotente nella sua umanità, incapace nel suo essere.

TUMP TUMP TUMP TUMP

Era finita ormai.
Darko.